http://www.ilgazzettinovesuviano.com/2014/11/07/napoli-i-dialoghi-sulle-mafie-conoscere-i-scenari-globalizzazione-mafiosa/
A Napoli i Dialoghi sulle Mafie per conoscere i nuovi scenari della "globalizzazione mafiosa"
Nella
splendida cornice del complesso di San Domenico Maggiore, in presenza
di importanti relatori, si sta svolgendo una serie di convegni sul
fenomeno mafioso. I Dialoghi hanno avuto inizio il 5 novembre con il
ministro della giustizia Andrea Orlando e il cardinale Crescenzio Sepe
che hanno affrontato la questione del rapporto dello Stato e della
Chiesa rispetto alle mafie, a partire dalla presa di posizione di Papa
Francesco. In effetti la recente scomunica da parte di Papa Bergoglio
nei confronti dei mafiosi apre nuove prospettive nella lotta alle mafie e
allo stesso tempo nuovi interrogativi: una netta posizione che in ogni
caso rafforza anche l’azione repressiva dello Stato. Il 6 novembre i
lavori hanno visto la partecipazione di don Luigi Ciotti fondatore
dell’associazione Libera contro le mafie e di Franco Roberti,
Procuratore nazionale antimafia, i quali hanno discusso sulle strategie
sociali di contrasto alle mafie. La riflessione si è soffermata in
particolare sull’esigenze di una rinnovata azione sociale e culturale
dell’antimafia, a partire dalla previsione di nuove misure di riuso
sociale dei patrimoni e dei beni sottratti alle criminalità. L’altra
tematica affrontata, con l’intervento del magistrato Raffaele Cantone,
presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, è stata quella del
“sottile confine” tra corruzione e mafie.
L’ impegno delle mafie in attività legali ha determinato lo
svilupparsi di una “zona grigia” , fatta di interessi tra mafia,
politici ed imprenditori. Cantone ha spiegato come la figura del mafioso
si è modificata nel tempo, perdendo il carattere di fenomeno
meridionale e acquisendo sempre più le caratteristiche di un fenomeno
economico esteso a tutta la penisola. Il confine tra economia legale ed
economia illegale è diventato sempre più labile mentre la corruzione di
politici ed amministratori diventa l’accesso privilegiato per l’ingresso
delle mafie nel sistema Paese, quello che gli inglesi chiamano National
economic system. Gli incontri continueranno fino a sabato 8 novembre.
Venerdi 7 novembre alle 17.00 si parlerà di trattativa Stato-mafie con
il magistrato Carlo Alemi e lo storico Salvatore Lupo.
Si continua alle ore 18.30 con i magistrati Filippo Beatrice e
Corrado Lembo e con il Questore di Napoli Guido Marino, i quali
aggiorneranno la platea sulla situazione odierna della lotta alla
camorra in Campania. La giornata dell’8 novembre sarà caratterizzata da
convegni a partire dalle ore 10.00, con il magistrato Nicola Gratteri e
l’antropologo messicano Enzo Segre Malagoli che racconteranno le storie
di narcotraffico internazionale ed in particolare il filo rosso che
collega il fenomeno dei cartelli di droga messicani alle mafie nostrane,
in particolare alla ‘ndrangheta. Si continua alle 11.30 con i
magistrati Giuseppe Ayala e Lorenzo Guarnotta ed il regista Ruggero
Cappuccio con un Dialogo in ricordo delle vittime delle mafie ed in
particolare di Falcone e Borsellino che a distanza di vent’anni dalla
loro morte rappresentano ancora oggi personaggi a cui ispirarsi per la
battaglia alle mafie. Nel pomeriggio si prosegue con “La Spagna dei
camorristi”, un focus sulla colonizzazione della camorra nella penisola
iberica, sede di investimenti e traffici dei clan campani, al punto che
la Costa del Sol è stata ribattezzata “Cosca” del Sol. Relatori
dell’approfondimento saranno lo spagnolo Carlos Cadidanos Anton
comandante della Guardia Civil settore antidroga, della magistrato della
DDA di Napoli Marco Del Gaudio e del giornalista spagnolo Joan Queralt.
Si conclude infine sabato 8 alle ore 18.30 con “Il peso delle mafie
nell’economia e nella finanza“ con il magistrato Federico Cafiero De
Raho, lo storico francesce Jacque de Saint Victor ed il giornalista
Francesco Forgione.
Carmine Iovine