martedì 1 luglio 2014

I figli di Mama Africa nella palazzina confiscata al clan D'Alessandro


Non sanno nemmeno cosa sia Napoli e dove si trovi Castellammare di Stabia. Conosco poco o niente dell'Italia. L'unica cosa che chiedono è di poter connettersi ad internet, accedere a Facebook e contattare amici e parenti in patria.
I venti figli di mamma Africa sono silenziosi,lenti nei movimenti, impacciati, confusi. Vedono il mare dalla finestra e forse pensano al dondolio asfissiante del barcone. Uno di loro chiede una sigaretta, chiedono di poter vedere la partita. La loro Nigeria ha fatto bella figura ai Mondiali, ci tengono a dirlo. Parlano un buon inglese e l'unica parola che usano all'unisono è "Dangerous" per indicare la loro terra quasi a volersi giustificare per il fatto di essere arrivati lì, in quel posto con bandiere della pace, con tante foto di Gandhi e libri di Tolstoj, laddove prima c'era la Camorra.

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