lunedì 6 luglio 2015

A Favignana chi inquina accusa, chi denuncia è mascariato

A Favignana si celebrano gli indagati e finiscono sotto accusa coloro i quali si occupano di ambiente e lotta a Cosa nostra.

 
Estratto da "Trapani e quell'antimanfia che finisce sempre sotto attacco"
in www.antimafiaduemila.com
di Rino Giacalone

Non ce ne vorrà il sindaco delle Egadi Giuseppe Pagoto che ogni giorno ce la mette tutta perchè dell'arcipelago si parli sempre bene e sforna continui comunicati stampa in tal senso. Non ce ne vorrà perchè sulla bellezza e sul fascino delle tre isole che stanno dirimpetto Trapani, Favignana, Levanzo e Marettimo, senza dubbio conveniamo perchè sono indubbiamente tra i "pezzi" più belli che la nostra Sicilia può mettere in mostra senza tema di smentita. Ma al solito è proprio sulle cose più belle che il malaffare, di qualunque genere, è pronto a mettere le mani. E chiudere gli occhi o comportarsi come fa lo struzzo significa finire con il dare una mano ai peggiori delinquenti. A Favignana sta accadendo questo da qualche tempo. Dopo l'”epopea” finita malamente di quel sindaco che non potendosi ricandidare candidò alle ultime elezioni la moglie, adesso sembra che le cose si stanno a tornare mettere male per l'amministrazione favignanese. Nel senso che dinanzi all'esplodere di alcuni scandali si è creata quasi una fase attendista invece che scegliere quella interventista, per smarcarsi subito e schierarsi. Lo racconta un consigliere comunale, Michele Rallo: “In questo momento a Favignana - dice - non è facile prendere delle posizioni, uscire allo scoperto, tanto più se sei un consigliere comunale sulla bocca di tutti, oppure porti con te dei valori con le rispettive associazioni di cui sei un attivista”. Facciamo parlare Rallo non a caso. Giorni addietro il suo nome è finito stampato sulla lettera di dimissioni da consigliere firmata da Ippolita Sammartano. Lei, indagata per abusivismo e violazione delle normi ambientali, indagata in buona compagnia, quella dell’imprenditore edile Salvatore Di Girolamo, che nel 2008 finì arrestato e condannato nell’ambito delle indagini su appalti pilotati e mazzette, ha scritto le sue dimissioni prendendo di petto Michele Rallo, accusandolo di aver fatto la “spia”. Ippolita Sammartano e Salvatore Di Girolamo sono indagati per avere violato le norme di tutela ambientale per sistemare la spiaggia del villaggio turistico approdo di Ulisse, dove la Sammartano è direttore. Sembra essere questa la punta di un iceberg, di uno scandalo che potrebbe scuotere l’isola per via soprattutto del coinvolgimento dell’imprenditore Di Girolamo. Invece? Invece non accade nulla, o meglio qualcosa c’è stato. Da quel giorno in poi, dopo che il Consiglio comunale ha scelto la via del silenzio sulle dimissioni della Ippolito Sammartano, per le stradine dell’isola si è cominciato a sentir raccontare di tutto, ovviamente i più contro il consigliere Rallo. Poi profittando di una sua assenza prolungata dall’isola, la scena criminale è stata bella e descritta. “Michele Rallo è stato arrestato, è agli arresti domiciliari, ha fatto brutte cose quale dipendente di una banca”. Nelle stesse giornate qualcuno è andato a Punta Sottile dove in una villetta sequestrata Libera ha sistemato il proprio presidio di Favignana, Michele Rallo è un’attivista di Libera, ebbene ha preso una bandiera di Libera, l’ha spezzata e l’ha gettata su un braciere per fortuna spento. “La lettera con la quale la Sammartano si è dimessa da consigliere - evidenzia Rallo - è diventata nel giro di pochissimi giorni il segreto di pulcinella. Non si legge in consiglio comunale per una questione di delicatezza, ma tutto il paese ne ha una copia o ne conosce i contenuti. E l’accusato sono io”. Rallo ha deciso di querelare. “Si è scelto il silenzio su una vicenda grave per il coinvolgimento di un soggetto conosciuto da tutti a Favignana, è uno che si sa dare da fare, uno che acchiappa tutto quello che si può fare, costi quel che costi. Lavori privati ma anche lavori pubblici, c'è sempre la sua presenza che sovraintende, che opera facendo muovere una rete di interessi, anche in quei lavori dove il suo nome non figura”. Michele Rallo non molla e coglie al volo l’occasione per incoraggiare i suoi concittadini: “A Favignana si percepisce la presenza di una camera di compensazione nota a pochi soggetti ma questa indagine condotta dagli investigatori della sezione di pg della Forestale mi fa capire e ci fa capire che è arrivato anche il momento che le persone di buona volontà, le persone per bene non abbiano più paura o timore di affrontare questo status quo, possono uscire allo scoperto a testa alta, perchè ci sono altrettante persone di buona volontà, su tutta la magistratura, le forze dell'ordine, alcune parti delle istituzioni e la società civile che si stanno adoperando a fin che tutto questo venga a terminare”. Michele Rallo lancia le sue parole, mentre arriva l’ennesimo comunicato stampa del Comune, dove si pubblicizzano al solito tante belle cose, ma forse per il sindaco è arrivato il momento di dire la sua su quello che sta accadendo. Non è bello vedere l’impegno sociale contro i deturpatori dell’ambiente, i sostenitori della legalità, contro ogni forma di mafia, finire calpestato da bugie e… silenzi.

*Mascariare in siciliano significa "tingere con il carbone" nel senso di sporcare, imbrattare la reputazione di una persona.

Nessun commento:

Posta un commento