A Favignana si celebrano gli indagati e finiscono sotto accusa coloro i quali si occupano di ambiente e lotta a Cosa nostra.
Estratto da "Trapani e quell'antimanfia che finisce sempre sotto attacco"
in www.antimafiaduemila.com
di Rino Giacalone
Non ce ne vorrà il sindaco delle Egadi Giuseppe Pagoto che ogni giorno
ce la mette tutta perchè dell'arcipelago si parli sempre bene e sforna
continui comunicati stampa in tal senso. Non ce ne vorrà perchè sulla
bellezza e sul fascino delle tre isole che stanno dirimpetto Trapani,
Favignana, Levanzo e Marettimo, senza dubbio conveniamo perchè sono
indubbiamente tra i "pezzi" più belli che la nostra Sicilia può mettere
in mostra senza tema di smentita. Ma al solito è proprio sulle cose più
belle che il malaffare, di qualunque genere, è pronto a mettere le mani.
E chiudere gli occhi o comportarsi come fa lo struzzo significa finire
con il dare una mano ai peggiori delinquenti. A Favignana sta accadendo
questo da qualche tempo. Dopo l'”epopea” finita malamente di quel
sindaco che non potendosi ricandidare candidò alle ultime elezioni la
moglie, adesso sembra che le cose si stanno a tornare mettere male per
l'amministrazione favignanese. Nel senso che dinanzi all'esplodere di
alcuni scandali si è creata quasi una fase attendista invece che
scegliere quella interventista, per smarcarsi subito e schierarsi. Lo
racconta un consigliere comunale, Michele Rallo: “In questo momento a
Favignana - dice - non è facile prendere delle posizioni, uscire allo
scoperto, tanto più se sei un consigliere comunale sulla bocca di tutti,
oppure porti con te dei valori con le rispettive associazioni di cui
sei un attivista”. Facciamo parlare Rallo non a caso. Giorni addietro il
suo nome è finito stampato sulla lettera di dimissioni da consigliere
firmata da Ippolita Sammartano. Lei, indagata per abusivismo e
violazione delle normi ambientali, indagata in buona compagnia, quella
dell’imprenditore edile Salvatore Di Girolamo, che nel 2008 finì
arrestato e condannato nell’ambito delle indagini su appalti pilotati e
mazzette, ha scritto le sue dimissioni prendendo di petto Michele Rallo,
accusandolo di aver fatto la “spia”. Ippolita Sammartano e Salvatore Di
Girolamo sono indagati per avere violato le norme di tutela ambientale
per sistemare la spiaggia del villaggio turistico approdo di Ulisse,
dove la Sammartano è direttore. Sembra essere questa la punta di un
iceberg, di uno scandalo che potrebbe scuotere l’isola per via
soprattutto del coinvolgimento dell’imprenditore Di Girolamo. Invece?
Invece non accade nulla, o meglio qualcosa c’è stato. Da quel giorno in
poi, dopo che il Consiglio comunale ha scelto la via del silenzio sulle
dimissioni della Ippolito Sammartano, per le stradine dell’isola si è
cominciato a sentir raccontare di tutto, ovviamente i più contro il
consigliere Rallo. Poi profittando di una sua assenza prolungata
dall’isola, la scena criminale è stata bella e descritta. “Michele Rallo
è stato arrestato, è agli arresti domiciliari, ha fatto brutte cose
quale dipendente di una banca”. Nelle stesse giornate qualcuno è andato a
Punta Sottile dove in una villetta sequestrata Libera ha sistemato il
proprio presidio di Favignana, Michele Rallo è un’attivista di Libera,
ebbene ha preso una bandiera di Libera, l’ha spezzata e l’ha gettata su
un braciere per fortuna spento. “La lettera con la quale la Sammartano
si è dimessa da consigliere - evidenzia Rallo - è diventata nel giro di
pochissimi giorni il segreto di pulcinella. Non si legge in consiglio
comunale per una questione di delicatezza, ma tutto il paese ne ha una
copia o ne conosce i contenuti. E l’accusato sono io”. Rallo ha deciso
di querelare. “Si è scelto il silenzio su una vicenda grave per il
coinvolgimento di un soggetto conosciuto da tutti a Favignana, è uno che
si sa dare da fare, uno che acchiappa tutto quello che si può fare,
costi quel che costi. Lavori privati ma anche lavori pubblici, c'è
sempre la sua presenza che sovraintende, che opera facendo muovere una
rete di interessi, anche in quei lavori dove il suo nome non figura”.
Michele Rallo non molla e coglie al volo l’occasione per incoraggiare i
suoi concittadini: “A Favignana si percepisce la presenza di una camera
di compensazione nota a pochi soggetti ma questa indagine condotta dagli
investigatori della sezione di pg della Forestale mi fa capire e ci fa
capire che è arrivato anche il momento che le persone di buona volontà,
le persone per bene non abbiano più paura o timore di affrontare questo
status quo, possono uscire allo scoperto a testa alta, perchè ci sono
altrettante persone di buona volontà, su tutta la magistratura, le forze
dell'ordine, alcune parti delle istituzioni e la società civile che si
stanno adoperando a fin che tutto questo venga a terminare”. Michele
Rallo lancia le sue parole, mentre arriva l’ennesimo comunicato stampa
del Comune, dove si pubblicizzano al solito tante belle cose, ma forse
per il sindaco è arrivato il momento di dire la sua su quello che sta
accadendo. Non è bello vedere l’impegno sociale contro i deturpatori
dell’ambiente, i sostenitori della legalità, contro ogni forma di mafia,
finire calpestato da bugie e… silenzi.
*Mascariare in siciliano significa "tingere con il carbone" nel senso di sporcare, imbrattare la reputazione di una persona.
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