La Soprintendenza ha ordinato la rimozione delle foto delle vittime innocenti delle stragi e della camorra dalla facciata della Reggia alla scadenza dei termini dell’iniziativa, senza dare alcun preavviso né comunicazione.
Zelo farabutto o secondi fini?
"NONINVANO"
è il titolo del progetto di sensibilizzazione sul tema delle vittime
innocenti della criminalità promosso dalla Fondazione Polis della Regione Campania, da Libera e dal Coordinamento
campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità.
106 foto di
vittime per fare memoria dei 335 innocenti uccisi dalla violenza criminale in
Campania, ma soprattutto per affermare attraverso i loro volti che queste
stesse vittime non sono morte invano. Le immagini sono affisse nella città di
Napoli all'esterno delle facciate del Palazzo della Regione Campania, in via
Santa Lucia, via Raffaele De Cesare, via Generale Orsini e via Marino Turchi e
all'esterno della facciata di Palazzo Reale in piazza
del Plebiscito.
«Riteniamo
sinceramente incomprensibile l’operato della Sovrintendenza in merito alla
rimozione delle foto delle nostre vittime da Palazzo Reale». Così il presidente
del Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della
criminalità Alfredo Avella commenta la disinstallazione della mostra
#NONINVANO, promossa dalla Fondazione Polis insieme allo stesso Coordinamento e
all’associazione Libera.
106 foto «Le
106 foto affisse sulla facciata di Palazzo Reale hanno rappresentato non solo
un forte richiamo al senso della memoria degli innocenti uccisi dalla violenza
criminale, ma soprattutto un monito per istituzioni e cittadini, spesso
distratti, sull’importanza della legalità quale fattore prioritario di crescita
del territorio», continua Avella.
Volti accartocciati a terra»
«Vedere i
volti dei nostri cari accartocciati a terra come se si trattasse di banalissimi
e insignificanti manifesti pubblicitari ci ha fatto male, molto male. In questo
modo è stato calpestato non solo il loro ricordo e il senso profondo del loro
sacrificio, ma anche l’impegno di noi familiari, che nonostante tutto
continuiamo a credere nel riscatto del nostro territorio».
Singolare «intransigenza della Soprintendenza»
«Inopportuna
e ingiusta ci appare l’intransigenza della Sovrintendenza, nonostante la
tempestiva comunicazione. Ne censuriamo fortemente il gesto, al di la delle
ragioni che hanno portato a tale scelta. L’atteggiamento offensivo e la scarsa
sensibilità dimostrata non possono non lasciarci perplessi e basiti di fronte
al forte degrado e all’abbandono in cui versa il patrimonio artistico
napoletano», rammaricato aggiunge il presidente del coordinamento. «Adesso non
è ‘vuota’ solo la facciata di Palazzo Reale, è certamente più ‘vuota’ tutta la
città di Napoli, in modo particolare quella che lotta per la legalità e la
giustizia», conclude Avella.
«In
realtà – spiega Paolo Siani, presidente di Polis – la Soprintendenza ci aveva
detto che i pannelli sarebbero rimasti per circa due mesi. Ma non c'è mai stato
nessun accordo scritto. Quello che ci addolora è che con quelle foto avevamo
inaugurato un nuovo modo di fare impegno civile per risvegliare le coscienze e
dire ai cittadini "questi sono volti di vittime da non dimenticare".
Ora dove le
metteremo? Per adesso sono nei locali della nostra sede, ma non possiamo certo
riporle in un cassetto». Tra i 106 volti delle vittime ve ne sono tanti che la
maggior parte della gente comune ignora: Simonetta Lamberti, uccisa a Cava dei
Tirreni nel 1982 a soli 10 anni da un commando killer che voleva ammazzare il
padre, il giudice Alfonso Lamberti e che proprio ieri ha visto confermata la
pena di 30 anni per uno dei sicari; Federica Taglialatela, 12 anni, di Ischia,
una delle vittime della strage del Rapido 904; Daniele Del Core, 18 anni,
ucciso nel 2006 per aver difeso un amico; Gianluca Cimminiello, tatuatore di 31
anni di Casavatore ammazzato per vendetta nel 2010; Gelsomina Verde,
barbaramente trucidata nel 2004 durante la faida di Scampia; Matilde
Sorrentino, 49 anni, assassinata sull'uscio di casa nel 2004 per aver difeso i
bambini di una scuola (tra cui suo figlio) da una banda di pedofili a Torre
Annunziata e tanti altri nomi che ancora attendono giustizia e verità.
Il progetto
«Noninvano» ha, infatti, lo scopo di sensibilizzare sul tema promosso da Polis,
Libera e Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della
criminalità e fare memoria di quei martiri le cui vite sono state interrotte
dalla violenza criminale. Una campagna che esprime il senso della memoria e
dell'impegno sociale che caratterizza i familiari delle vittime,
quotidianamente attivi nel diffondere la cultura della legalità e della
cittadinanza responsabile, per testimoniare che i loro cari sono stati uccisi
«noninvano». «Quei volti sono simbolo di vita, non di morte – dice Pasquale
Scherillo, referente di Libera Sport e presidente dell'Associazione intitolata
al fratello Dario, ucciso per errore nel 2004 a 26 anni a Casavatore – . Tutti
sorridenti in queste foto, sono una cicatrice sanguinante della nostra città e
Napoli non si deve vergognare di loro, ma si deve dare forza perchè da quei
volti nascono realtà e lotte sane contro la camorra. È proprio la condivisione
con gente estranea ai fatti, che non sa, che non conosce, che serve a far
aprire gli occhi e a cercare di comprendere un mondo apparentemente lontano». Intanto
l'appello di Siani è diretto: «Siamo in contatto con la Reggia di Caserta che
dovrebbe esporre le foto su ponteggi liberi. Ma invito le istituzioni locali,
in primis il Comune di Napoli, a farsi avanti per dare una casa a questa
mostra». Un'idea? «Castel dell'Ovo o i porticati del Plebiscito. La gente ha
risposto bene all'iniziativa, abbiamo anche raccolto in una serie di interviste».
Un dubbio tuttavia si affaccia sullo sfratto del progetto «Noninvano»: che
abbia dovuto far posto al concerto de Il Volo previsto per sabato 4 luglio?
In
corrieredelmezzogiorno.it http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/15_luglio_01/vittime-innocenti-clan-familiari-dolorosa-offensiva-rimozione-nostri-cari-palazzo-reale-foto-d8c01e16-200d-11e5-9999-d324b7d1d245.shtml
In
Corriere del Mezzogiorno del 1 luglio 2015 pag 4
In
IlMattino.it
http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/napoli-mostra-plebiscito-clan/notizie/1440706.shtml
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